Comune di Onano

17 GENNAIO - FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI S. ANTONIO

Sant’Antonio Abate è una delle figure più antiche ed emblematiche della Chiesa delle origini. Anacoreta egiziano vissuto nel III secolo d.c. (Coma, Qumans, Egitto 250/251 - deserto della Tebaide 17 gennaio 356/357) si staccò completamente dal mondo seguendo una vita solitaria in preghiera e povertà. A lui si lega la fondazione dell’ascetismo monastico cristiano. Infatti partendo dall’Egitto quell’ ascetismo si diffuse in tutto il mondo cristiano proponendosi come stimolo di conversione religiosa e come modello di vita spirituale. La devozione per il Santo assunse caratteri fortemente popolari. Egli fu da subito considerato potente protettore contro i contagi e protettore degli animali da cortile.
Benedetto si ispirerà a lui nel VI secolo per la creazione del monachesimo occidentale.
E quindi, il Santo, viene considerato anche protettore degli eremiti e dei monaci.

Sant' Antonio Abate è per Onano la festa! La benedizione degli animali, la banda, i giochi popolari, la grande festa alimentare accanto al focarone in Piazza PIO XII, i carri ispirati alla vita del Santo e non, i fuochi artificiali sono il tributo del paese al Santo protettore con un rituale tramandato nei secoli.
La Festa viene organizzata da un Comitato denominato Festaroli di S. Antonio. I Festaroli vengono rinnovati annualmente e nominati direttamente dal Comitato uscente.
L’origine di questa suggestiva tradizione risale alle miracolose guarigioni che si manifestarono durante un’epidemia che infestò la Francia in occasione della traslazione delle reliquie del santo.
• Santantognare era, nel passato, il termine con cui si indicava la questua che i poveri facevano nel triduo che precedeva la festa del grande Santo eremita e taumaturgo. La sua potenza protettiva si rivela ancora nell’invocazione Sant’Antonio le benedica che bel/lla,rivolta a tutela delle persone, animali e raccolti.